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Incredibile: cacciano un ciclista italiano di 14 anni per doping!

by WikiStero.com

Da oggi c’è un nuovo record da aggiungere ai libri di storia dello sport. Ma purtroppo questo è negativo, di quelli che non dovrebbero esistere. È il caso di un giovane ciclista italiano, di soli 14 anni, che è stato sorpreso a un controllo antidoping con una sostanza illegale nel corpo: il mesterolone. Uno steroide che viene commercializzato con il nome di Proviron e che compare nell’elenco dei farmaci proibiti dall’ AMA. Il minore è stato immediatamente sospeso dal Tribunale antidoping del CONI, su proposta della Procura della Repubblica.

 

 

Ma i dubbi rimangono: A che scopo un corridore così giovane, che non persegue nemmeno obiettivi professionali e, in teoria, corre per divertirsi, si droga? In che misura ne siete consapevoli o la colpa deve ricadere sui responsabili, siano essi i genitori o la squadra? Finché non si saprà di più sul caso, non lo sapremo. Ma Carlo Tranquilli, noto medico sportivo ed esperto di lotta al doping, è molto chiaro nelle sue dichiarazioni al Corriere dello Sport: “Siamo di fronte a un crimine contro l’umanità”, dice. “Il mesterolone è uno steroide che produce problemi collaterali che a lungo andare possono essere fatali. Può causare cali ormonali, problemi cardiovascolari e può persino essere un fattore importante nello sviluppo di tumori. E se stiamo già parlando di un ragazzo di 14 anni, tutto questo accelera molto di più”.

Calma denuncia un problema: la radicalizzazione del doping, che sta raggiungendo sempre di più gli atleti più giovani, indicandone una delle ragioni, la facile accessibilità alle sostanze dopanti offerta da Internet. Al momento la questione ha poca visibilità, almeno nel nostro Paese. E dovrebbe continuare così, ma per l’assenza di casi.

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